Africa mobile

Per un continente vastissimo e così vario come l’Africa, le comunicazioni sono sempre state un problema. L’avvento della telefonia non sembrava aver modificato questo trend, le poche linee fisse erano presenti quasi esclusivamente nelle grandi città. Caratterizzate da elevati costi fissi ed una qualità generalmente bassa, non erano certo la risposta che avrebbe cambiato la situazione.

Seppur ad oggi migliorate, in qualità e velocità, queste rimangono sempre limitate ad alcune zone. La vera rivoluzione è arrivata con l’avvento della telefonia mobile, in cui quest’anno celebriamo il quarantennale di invenzione. Molto più adatta a coprire le enormi distese di territorio, grazie anche ad un minore impiego di infrastrutture ed un minor fabbisogno energetico, questi minori costi di gestione che questa nuova tecnologia ha portato hanno cambiato per sempre il modo di chiamare, socializzare, nonché l’economia e la società dell’intero continente.

Con oltre 750 milioni di telefonini, l’Africa non rappresenta di certo il mercato più importante in fatto di numeri, rimanendo solo dietro l’Asia, ma mostrandosi l’area a livello mondiale dove il tasso di crescita è in costante aumento nonostante la crisi. Le previsioni dicono che fra tre anni i possessori di apparecchi mobili arriveranno già al miliardo di utenze.

La diminuzione del prezzo delle tariffe, dovuta anche ad una maggiore concorrenza, il minor costo degli apparecchi e il miglioramento del reddito delle persone hanno dato il via a quella che viene chiamata mobile revolution.

Si sono velocizzate le comunicazioni tra persone e la diffusione di informazioni, in un’Africa sempre più cittadina, dove però la maggior parte della popolazione abita ancora in ambito rurale, le comunicazioni tra famigliari lontani è migliorata. Le notizie, anche grazie ad internet sul cellulare sono alla portata di un pubblico maggiore. Decisivo sviluppo anche in ambito sanitario, dove grazie ad internet mobile ora è possibile inviare esami dai luoghi più lontani presso il centro specializzato più vicino, oppure chiedere un consiglio medico a distanza.

Sono nati nuovi lavori, con oltre 3,5 milioni di addetti diretti, la telefonia mobile è anche un importante mercato del lavoro, se aggiungiamo le persone dell’indotto tra cui rivenditori e sviluppatori il numero sale ulteriormente. Un micro mercato viene formato anche dai rivenditori di ricariche che appostandosi agli incroci rivendono le tessere agli automobilisti. Nuove possibilità di sviluppo, in uno dei continenti più giovani del pianeta, è data dalla creazione di nuovi contenuti per cellulari ed internet. Importanti centri tecnologici, delle piccole silicon valley africane, sono sorte o stanno sorgendo presso le più importanti città, per esempio iHub e Nailab in Kenya.

Un mondo di app

Sotto questa voce non troviamo solo il famoso pagamento via SMS (mobile payment), cioè la possibilità di spostare piccole somme di denaro da una sim all’altra attraverso un semplice messaggio senza passare dalla rete bancaria. Troviamo anche la possibilità di ricevere messaggi che indicano ai contadini le quotazioni delle sementi nei mercati vicini, passando per lo sviluppo di vere applicazioni per i modelli di ultima generazione, come prodotti per la conversazione o per esempio iCow, applicazione sviluppata per aiutare gli allevatori a monitorare le mucche.

Grandi società straniere

Importanti società straniere, fiutato l’affare si sono buttate su questo mercato molto promettente.

Tra le più importanti società operanti nel continente troviamo Vodafone, la più importante multinazionale del settore. Ha acquistato la maggioranza dell’operatore Vodacom, operante in Sud Africa, Mozambico, Lesoto, RDC, Tanzania; possiede anche partecipazioni in Ghana, Egitto, Kenya.

Orange, del gruppo France Telecom, ha importanti partecipazioni soprattutto nell’Africa occidentale.

Il gruppo Bharti Airtel, compagnia indiana, che nel 2010 ha acquistato per $9 billion dalla società Kuwaitiana Zain le sue operazioni in Africa. Ora opera direttamente in Burkina Faso, Chad, Egitto, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Ghana, Kenya, Madagascar, Malawi, Niger, Nigeria, Repubblica del Congo, Sierra Leone, Seychelles, Tanzania, Uganda, Suda, Sud Africa.

Non sono solo le più importanti società di telecomunicazioni, ma anche le industrie produttrici di apparecchi sono attente al mercato africano e, diversamente da quello che si pensa, i dominatori sono gli asiatici, e non gli occidentali.

Importante mercato per le industrie cinesi, Huawei ha lanciato nuovo modello di smartphone appositamente creato per il mercato del Continente Nero 4Africa, il continente rappresenta il 13% del fatturato. Oppure Yolo, assemblato in Cina venduto da Intel in Kenya.

Società africane

Numerose rimangono gli operatori indigeni, togliendo quelli statali, troviamo importanti società che si sono sviluppate anche all’estero, tra le altre la sud africana MTN. Da sottolineare che l’odierna Airtel, prima ancora che essere Zain era Celtel una società fondata da un sudanese.

Da non sottovalutare i primi esperimenti di apparecchi prodotti direttamente nel continente, la società VmK (Vou Mou Ka) “svegliati”, stessa impresa che ha prodotto il primo tablet africano, ha messo in commercio Elika, il primo smartphone africano.

pbacco